martedì 11 dicembre 2012

Cold, so cold

TrashPunkChic
ThrashPunkChic
ThrashPunkShit
TrashFunkShit
ThrashFunkShit
ThrashFunkChic
Trash Punk Chic
Punk Funk Chic
Chic Trash Punk
       ... ... ...

mercoledì 7 novembre 2012

Disco Inferno


 Sgravo
 Stò in un sottobosco losco posto opposto\
A quello dove tutto quanto ha un costo\
 Dove non canta solamente la gente che spera\
 E il rispetto mi sembra un avamposto di frontiera\
Fuori dal mondo dove il valore è in proporzione al prezzo\
E dove prima che mi piego già sò che mi spezzo\
Dove ogni palco come il lavoro telo becchi\ Pure in proporzione al culoche lecchi\
 Lobotomizzati davanti a una tv\
Perchè per i cervelli ora hanno il passportou\
La chiave per la felicità te la dà donasimiento\
Ma è di cioccolata e và usata nel deserto\
Lontano da dove tutto sembra una fregatura\
E da dove penso che realmente non ho un'autocensura\
Dove il numero del bene non ha pari\
E faccio il morto a galla solo per sopravvire tra gli squali\
 RIT : Joe Manetta Trovarti la tua via d'uscita\
 Trovarti la tua via d'uscita\ Trovarti la tua via d'uscita\
Ognuno c'ha la sua per riuscire in questa vita\
Come quando fotti spingi dall'interno trova quella spinta che dura interno\
Il fulcro è il punto di forza su cui fai perno l'inculata del rinculo che ti spacca lo sterno\ Lo sento che sbuffa qui qui dietro\
 Va de retro sono i mostri che t'entrano dal retro\
Ti ci scanni poi ci tratti e gli cedi pure degl'anni\
E te nè accorgi solo quando vanno stretti i panni\
La meritocrazia è nel sistema credici\
Ma un sistema con cui non farai mai tredici\
Credici gioca e incazzati per il 5 + 1\
Poi rimani solo 5 contro 1\
Lontano dalle conclusioni date da un grafico\
 Triste come il virus per il controllo demografico\
Compiacente come uno brillo a inizio serata\
Incoerente come uno finito a fine serata\
 Prendo distanza da ogni credo che genera distanza\
Se come finestra ho lo spioncino di una stanza\
Prendo distanza da una visuale compressa\
E vivo all'inferno perchèil tuo dio e il suo paradiso mi stressa!
 RIT : Joe Manetta Trovarti la tua via d'uscita\
Trovarti la tua via d'uscita\ Trovarti la tua via d'uscita\
Ognuno c'ha la sua per riuscire in questa vita\
Come quando fotti spingi dall'interno trova quella spinta che dura interno\
Il fulcro è il punto di forza su cui fai perno l'inculata del rinculo che ti spacca lo sterno\

sabato 20 ottobre 2012

Così

Due anni senza fare niente, se sei fortunato fai il commesso o il cameriere o, meglio ancora, lavori in un cazzo di parco giochi. Ti va di lusso se stai all'università a studiare qualcosa che non capisci per la quale perderai ogni interesse.
Perdere ogni stimolo di fare qualcosa, per fare qualcosa.
Darsi degli obbiettivi, trovarsi qualcosa da fare per sopravvivere e non diventare completamente stupido. Vuoto ed arido. Per ora questa è la mia piccola vittoria, senza nessun compromesso. Nessun compromesso.

venerdì 5 ottobre 2012

Root

Lo vedi che allora avevo ragione?
Se uno nasce merda, muore merda e la gente è merda c'è poco da fare, non si cambia con poche parole.
Appena abbassi la guardia, ti fregano, ti distruggono, ti fottono.
Cerchi di fare cosa è giusto, perché è bello stare insieme, condividere ... si d'estate quando siamo tutti felici. Poi torna l'inverno. Ah, l'inverno, il vecchio e freddo inverno umano.

Sono circondato ... e di che te fidi?

Per quelli come me?

Nah.

martedì 2 ottobre 2012

Da capo a dodici

Dovevo aspettarmelo, sapevo che prima o poi sarebbe successo, certo un po' me la sono cercata ... ma uno non può pensare una cosa che succede? Ieri ho pensato tanto. Oggi pure, ho anche corso, buio di corsa non volevo pensare. Capire, ammettere è difficile. Ed ora? Niente bisogna capire. Devo capire.
Ma perché? Già la domanda è perché? Come?
Aiuto? Aiuto a chi? Auto-implosione, è un classico.
Casca il mondo, casca la terra.
Tante cose, ora non riesco a scrivere, troppe cose.
Paura.
Di perdere, fallire e della delusione, ancora una volta. Troppe delusioni.
Facile chiedere risposte alle domande che non fai.

sabato 29 settembre 2012

venerdì 28 settembre 2012

Awareness

Ritorno nel luogo dei delitti,
Corto metraggio stroncato
Serata strana, nuove e vecchie conoscenze.
Il tempo passa, va solo avanti.
Agrodolce, ma per ora pensavo peggio.
Passi avanti, passi indietro, insomma passi.
Cazzo la felpa al contrario, Colombo è morto.
Passato e futuro, il presente non esiste.
Quello che era, quello che non era e quello che non c'è.
Pensieri sparsi in unico grande tunnel dove è passato di tutto, era tanto tempo che non succedeva, come dormire ma ad occhi aperti, cosciente di quello che sta succedendo. Potrebbe essere una serata da buttare, sotto un certo punto di vista, ma da un altro mi piace, mi fa bene facendomi sentire quella sensazione di nullità.  Se sei nullo nessuno pu ... no aspe' si sono spostati, mi chiamano. È andata così

mercoledì 26 settembre 2012

Punto penso

Sto arrivando alla fase della crisi di identità, ci ballo il valzer da tempo e la sento sempre più vicina della serie "Fare tante cose per fare niente".
Ah si, ho fatto un cortometraggio, ne ho scritto la storia ho seguito le riprese ed il montaggio ma ecco ho paura che non venga capito, che la storia le sensazioni che volevo trasmettere non vengano capite.
Non voglio che alla fine sia stato solo un gioco.
Perché io cazzo ci ho messo tutto, pure un pezzo d'anima se questa c'è, un bel pezzo di cuore e di vita ci sono di sicuro.
La sceneggiatura per trequarti sono cose che mi sono capitate, in metà dei luoghi mi è successo qualcosa, molte scene le ho pensate in quei posti così come fossero azioni che avrei potuto fare in quel momento.
Si, ho corso subito dopo un colloquio ed ero senza fiato. Qualche giorno dopo scrissi qualcosa su quell'avvenimento sul blocco note originariamente designato all'università, ancora oggi ci sono i vecchi appunti di quella materia del quale non ricordo più il nome.
Sogni su sogni ammucchiati e mandati a fuoco dalla vita, dalle scelte, dalle parole ... certo avessi avuto più tempo, meno fretta avrei potuto girarlo meglio ad esempio ma alla fine no, non l'ho fatto e allora la colpa sarà solo mia se alcune cose non verranno trasmesse. Se in una scena che doveva trasmettere ansia e lentezza c'è una musica di sottofondo invece del respiro affannato di quel citofono del protagonista (e si che l'avrei dovuto fare io, così almeno mi sarei schifato su tutta la linea) è colpa mia, perché mentre lo montavamo davanti a quel iMac da 1Gb (ripeto, 1 GIGABYTE per montare un video in 1080i) del cavolo potevo impormi ma alla fine no. Certo come per l'esportazione video, "no facciamolo così è meglio" "ma guarda non vorrei rischiare l'incompatibilità" ed infatti ho avuto ragione.
Certo che la ragione è dei fessi, ed io, non ho mai nascosto di essere un benamato fesso.
"Ma la scena non si capisce" "Dobbiamo ridoppiarla, ora subito" come se io non avessi mandato la sceneggiatura con abbastanza anticipo per fare tutto con calma.
Si insomma ora mi dovevo un po' sfogare.
Era il 18 Aprile 2012, andavamo in pizzeria e mi becco la proposta per fare la sceneggiatura, apriti cielo, raccontare una storia. Una mia storia nemmeno fosse passato babbo natale, non vedevo l'ora.
Poi però, la sensazione di essere "la prova", la bozza per altri progetti magari fatti con più calma e maggiore attenzione.
Sento di aver buttato nel macero quel poco di buono che ero riuscito a salvare dalla merda passata negli ultimi anni.
Volevo andare all'università, per studiare e conoscere ma è andata.
Volevo trovare un lavoro per essere utile, ma niente.
Volevo trovare un lavoro per mandare tutto a fuoco, manco a dirlo.
Volevo andare, ma sono rimasto.
Ora ho paura a pensare nuove storie da raccontare, non voglio raccontarle per poi farle fraintendere ed è probabilmente il dramma di ogni scrittore\sceneggiatore. Ma io non lo sono, io sono un cavolo di sfigato ripara computer, con tutti i difetti del caso ed i luoghi comuni, tranne la matematica, si perché sono sempre stato un pippa in matematica. Varie cose nel tempo sono andate a puttane ed io stesso non faccio eccezione. Ho fatto cose che mai avrei pensato ed ho pensato cose che forse non farò mai.
Devo ammetterlo però, l'andare avanti giorno per giorno programmandolo aiuta tanto ed in caso non ci sia niente da fare, buttarlo in vacca facendo ... niente. Dormire, dormire e non fare niente. Ma se per caso mi metto a pensare ecco qua, da capo a dodici.
Io chi sono? Io cosa faccio? Cosa farò? Riuscirò a trovare quella felicità obbiettivo da raggiungere per una vita da considerarsi tale? Come posso fare? Cosa so fare?
Ma poi, i complimenti sono veri? Sono falsi? La paranoia mi distrugge.
«Perché non hai fatto il liceo? Mi raccomando però vai all'università, fai lettere.»
«Complimenti.» «Sul serio?» «Certo»
«Beh questo era solo il primo, poi mi piacerebbe che ognuno facesse il suo.»
«Che vita di merda»
«Beh, a te qualcuno per uscire la sera.»
Ed ora altre frasi in mente non mi vengono. Frasi che mi perseguitano.
La sensazione di essere un sasso incagliatosi nel corso d'acqua di un torrente diventato fiume, senza mai arrivare a valle, rimanendo lì incastrato.
Adesso sono quello che parla, che fa ridere. Parlo per non pensare o almeno penso.
Questo post di sfogo senza ne capo ne coda è arrivato alla naturale implosione, ne dovrò fare uno più organizzato. Devo rileggermi tutto del passato. Devo capire chi sono. Penso.

giovedì 6 settembre 2012

Ansia

Paura
Rabbia
Paranoia
Ansia
Paura
Paura
Rabbia
Tristezza
Rabbia
Paura
Paura
.....
.......
..........
.............
..........
......
.............
.........

«No, no, ma siete stati bravi»
«Complimenti!» «Bravo!»
«Intanto, ci siamo divertiti!»
«Tu l'hai mai visto Coscienza?»
«Va bene così»

... e famosela anda' bene così
... me la devo fa' anda' bene così
180412
18412
1otto4dodici

Volevo solo raccontare una storia, una buona storia. Una bella storia.

Solo il buio, tutto buio. Ancora una volta.

mercoledì 15 agosto 2012

52 Giorni o poco più

C'era il Gods of Metal.
C'era Ozzy, Slash, Geezer Butler e Zakk Wylde.
C'erano pure gli Opeth, gli August Burns Red, DevilDriver e tanta altra gente.
C'era ad esempio un vecchio metallaro con cui ho attaccato a parlare, Metallica e Springsteen subito dopo calcio, Lazio e Juve, pare fosse di Torino.
C'è stata pure una ragazza, mora vestita tutta di nero che stava vicino ad uno sembrava il fratello più giovane ma boh, questa mentre suonavano i Lamb of God e mi vide si mise a ballare davanti a me e ogni tanto mi riguardava. Ed io vedendo il tizio accanto non sapendo chi fosse me ne andai. C'è che forse sono stato un fesso.
Nel frattempo c'era una partita, Italia - Inghilterra arrivata fino ai rigori, poi metropolitana e rigori visti da l'iPhone di un ragazzo che stava con la sua ragazza o almeno una che gli piaceva palesemente ed io sudato come mai che guardavo l'evento.
I festeggiamenti di tutto il treno.
Scalo da Duomo per Milano Centrale, arriva il treno e mentre qualcuno sventolava le bandiere, si mise a suonare.
Il solito McDonald's.
C'è stato pure il barbone senza barba e senza capelli, ma pure senza scarpe, francese che si sentiva milanese anche se per lui la città più bella del mondo era Roma e tifava la roma. 
Non credo ci abbia capito molto.
C'era pure il night chiuso lì vicino.
Un pullman da prendere dalle 3 in poi, proprio quando il tizio franco-romanista mi invitò a stare nella sua "porzione" di giardino, me ne andai subito.
Aeroporto, l'attesa.
Un libro (ancora da finire) fisherman friends e poi (molto più in là) l'imbarco per il ritorno.
I complimenti del tizio al metal detector (credo per la maglietta dei metallica) e tanto altro ancora.
Le continue cadute in uno stato comatoso con vari risvegli durante i viaggi (aereo, pullman, treno) la pizza con le patate e la cola spuzzita made in conad il ritorno a piedi fino a casa e la dormita per un giorno e mezzo.









domenica 5 agosto 2012

GtB- Più o meno insomma

Addirittura complimenti, posso dire di essere stato fermato per strada per qualcosa scritto, creato e pensato da me medesimo. Pare che piace. Nome in codice "Gtb-Annamo a cazzeggia' in Brasile", ora non so' quanto tempo è passato dalla richiesta di mettere su tale delirio scritto alla effettiva accettazione dell'idea e di tutto il resto. Ma, a quanto pare, piace e non è niente di scontato.
Le premesse sono buone ed io, sono carico (e si, forse anche troppo) ma finalmente riesco a fare qualcosa di "importante", di "grande" che non sia far ripartire un cazzo di computer.
È qualcosa di nuovo, un nuovo inizio, uno dei tanti, sto facendo qualcosa, ho fatto qualcosa che ... sembra mi piaccia. Sempre meglio di non fare un cazzo.
Male che va' c'ho provato.

sabato 23 giugno 2012

Pre Ozzy - GodsOfMetal 2012

« ... e come mai ogni tanto te prende così?»
«Perché la Mattata!»

Non è quello. Mi piace la musica e cazzo a certi concerti da solo o no ci devo andare. Amen.

giovedì 21 giugno 2012

... e ancora

-Potenziale, tanto potenziale

Poi la sera mentre ero giù di testa e parlavo fissando il buio.
Il buon risveglio del giorno dopo, anche se quello della mattina prima è stato altresì unico, inoltre non so perché  mi ha fatto piacere.

Run Run Run ...

... già mi stavo per dimenticare, le corse. Quella per l'orgoglio di non aver sbagliato strada e quella per i saluti ...

mercoledì 20 giugno 2012

Never like that moment - Costa a costa

Il cielo della vetta da una panca - Feel Good
Oramai è quasi una settimana che sono tornato da quella che è stata, per me, una gran bella avventura un capitolo abbastanza breve ma intenso della mia vita e magari ora a posteriori vorrei cercare di cementare nelle parole qualche altro ricordo prima che il tempo corroda il tutto lasciandomi solo il sorriso di qualcosa di bello accaduto nel passato.
Non vorrei mai dimenticare l'arrivo, quando una volta caricati dalla stazione del treno lungo la strada abbiamo visto tutti insieme il bellissimo paesaggio nascosto nella notte e potevamo ancora solo immaginare quale fosse il suo splendore alla luce del sole. La sera stessa, dopo l'indimenticabile portata unica della cena, dopo un paio di giri là buttati sulla spiaggia a tirare sassi nel mare guardando le stelle o per lo meno io mi ci ero totalmente perso in quel tappeto di luci sopra di noi davanti alla sensazione di buio infinito del mare nella notte.
La paura per l'inizio dell'avventura quando l'immaginazione di mesi e mesi iniziava a plasmarsi nella realtà ed ancora più tardi il cielo della vetta alla luce del giorno come a quella della notte davvero indimenticabile. Indimenticabile come il lungo pomeriggio passato letteralmente sulla strada cercando di capire perché nonostante ci fossero tutti i crismi per un'arrabbiatura fossi essenzialmente felice in quel momento e (almeno credo) di non essere stato l'unico.
Ma la felicità era sparsa da tutte le parti, in ogni posto mi sentivo bene, nonostante acqua fredda qualche idiozia buttata qua e là mi sentivo felice.
Le salite, la soddisfazione, il caldo. La fatica, il riposo, il tempo che a volte sembrava non finire mai ed invece a conti fatti è volato via in modo tremendamente veloce.
Non vorrei mai dimenticare quella sensazione, tutti quei momenti, tutti quei giorni e per questo sto cercando di scriverne, di ricordare perché è stato tutto talmente bello ed irripetibile come la caduta e la rabbia provata nell'unico momento in cui mi sono ritrovato solo, l'unico momento in cui mi sono sentito da solo ed è stato veramente brutto ma per fortuna è durato poco, abbastanza da rimanermi impresso, ma non così tanto da rovinare tutto.

Life isn't bad.

Potrei continuare a scrivere, provando questa sensazione di malinconia raccontando altre cose nella mia mente. Ma infondo tutta questa malinconia è il risultato della mancanza di tutta lo felicità e dello star bene consegnato ormai a tutti i ricordi rimasti.

... E pensare che proprio due anni fa' feci il tema sulla felicità alla maturità ...

domenica 1 aprile 2012

... E nei sogni di bambino, la chitarra era una spada e Giorgio Chinaglia il grido di battaglia

Una volta ai ragazzini si raccontavano storie di imprese eroiche, cavalieri in groppa a possenti cavalli che combattevano contro i draghi, paladini dal cuore puro pronti a salvare tutto e tutti.
Oggi per me se n'è andato uno di questi eroi, Giorgio Chinaglia, proprio il giorno del "pesce d'aprile" ha voluto fare a tutti il suo ultimo scherzo, tanto è vero che quando mia madre me l'ha detto la prima cosa uscita dalla mia bocca è stata: «Stai a scherza' vero? È il pesce d'aprile?»
Invece no. Le sue imprese, come quelle di ogni antico eroe mi sono arrivate grazie ai libri, le foto, i video ed i racconti di chi certe cose le ha viste e vissute davvero. Così oggi mi sono ritrovato a stare male, come se fossi stato lì in mezzo ad altre 80.000 persone allo Stadio Olimpico, quando era ancora tutto di marmo, il 12 Maggio 1974 e contro il Foggia, lui, Long John ha realizzato su rigore la rete della vittoria.
Ed anche se tutto questo, può sembrare stupido, in un certo senso mi rende felice.
Mi rende felice perché la storia della Lazio è arrivata fino a me sul serio e non solo con le nozioni statistiche, i dati, i nomi ma con le emozioni, anche le più brutte come la scomparsa di un personaggio a modo suo entrato nella storia.
Dovrei fare un intero post sull'essere laziali, sul perché mi sento laziale per rendere appieno ciò che significa per me e tanta altra gente questa perdita, non è solo tifo ma è uno stile di pensiero oserei dire, una filosofia volendo esagerare ed oggi abbiamo perso il protagonista di tanti e tanti racconti che verranno raccontati ancora per anni ed anni ... le leggende non muoiono mai.

«Questa è l'eredità che Giorgio ci lascia: la spavalderia dell'essere tifosi della Lazio. Che è tremendamente più forte e importante di qualsiasi champions league.»


Col dito puntato verso il cielo per sempre.







Di Lazio ci si ammala inguaribilmente
Giorgio Chinaglia

giovedì 1 marzo 2012

Chiamale tu se vuoi vibrazioni, ma in realtà è solo freddo

Caffè, caffè ... forse questa è la pozione magica. Per scrivere o per pensare, altrimenti non si spiega come tutto insieme mi è rivenuta la mezza ispirazione, come la chiamo io, ovvero quel momento di ispirazione senza convinzione che per la regola del "Tanto meglio che non fare niente" allora butto su carta. Metodo alternativo alle illuminazioni fulminee (ovvero quando il 90% delle volte non ho carta e penna sotto mano e va tutto perso nei meandri della testa) e alla tortura dei fogli, di carta o elettronici che siano, perché si ultimamente mi sono lasciato un po' andare, ma quando voglio, se voglio o magari se devo, a quei fogli posso far ballare pure il tip tap.
Magari male, tipo valzer, ma glielo faccio ballare.
"Tortura dei fogli" come definizione l'ho presa sana sana da una canzone, non è farina del mio mulino, tanto meno del mio campo di grano del quale io non so niente ed al massimo di biondo mi sono fatto il ciuffo e qualche colpo di sole.
Dura da capire questa se non hai mai ascoltato Battisti ed io, non l'ho praticamente mai ascoltato.
Ho scritto esperienze di vita vissuta. Cioè ne sto scrivendo o ne scriverò. Malati di musica pop anni 80, turisti cileni (credo) di cui uno sembrava avesse mangiato Neruda (dall'alito) poi ci potrei mettere un vecchio ex qualcosa di militare amico di una giovane Franco-Maliana gran fumatrice amante della Vespa Piaggio Old School, scrocca sigarette a livello ultraprofessionistico e bevitrice di J&B direttamente dalla bottiglia dello zingaro che abita nella roulette appena di fronte. Oppure un bolognese a cui non piacciono i tortellini e che si trasferisce a Roma per i bucatini e si ritrova a fare il tenente colombo per lo spettacolo di magia del cugino tredicenne.
Una marea di cazzate insomma.

Ogni tanto penso a questo blog. Penso che potrebbe essere l'unica cosa che potrei lasciare di mio al mondo in un futuro ... il futuro non avrà una bella opinione di me.

Il caffè nel frattempo ha diminuito la propria temperatura, insomma è freddo.
Prendo dal sole l'energia che ho
ogni semplice stimolo
ogni dose che assimilo
ventuno bombe ed il tuo culo
dopo salta in aria
in viaggio con un obiettivo
ed una traiettoria
torturo fogli finchè non parlano
ho tempi brevi intorno al collo
più mi muovo più loro mi stringono
mi occupo col bisturi di metriche
da un lato ho rime e numeri
dall'altro dò prove in decibel
misuro frasi perchè
il loro è un prezzo altissimo
e un mercenario le usa gratis
per dare spettacolo
ventuno Tyson
ognuno un peso massimo
ventuno Tyson , sai già il pronostico

sabato 14 gennaio 2012

Si comunque ...

... non ho scritto il solito post pro-compleanno semplicemente perché non c'era niente da festeggiare. Ah ... 20 anni ...
Perché fra pochi giorni c'è un anniversario ben più pesante da ricordare.
1 anno.
Il tempo che sarà passato dal mio ultimo giorno di lavoro, però almeno posso dire di averli presi due stipendi ed a quanto pare, al giorno d'oggi sembra davvero tanto.
114 € + 250 € ... wao.