giovedì 1 marzo 2012

Chiamale tu se vuoi vibrazioni, ma in realtà è solo freddo

Caffè, caffè ... forse questa è la pozione magica. Per scrivere o per pensare, altrimenti non si spiega come tutto insieme mi è rivenuta la mezza ispirazione, come la chiamo io, ovvero quel momento di ispirazione senza convinzione che per la regola del "Tanto meglio che non fare niente" allora butto su carta. Metodo alternativo alle illuminazioni fulminee (ovvero quando il 90% delle volte non ho carta e penna sotto mano e va tutto perso nei meandri della testa) e alla tortura dei fogli, di carta o elettronici che siano, perché si ultimamente mi sono lasciato un po' andare, ma quando voglio, se voglio o magari se devo, a quei fogli posso far ballare pure il tip tap.
Magari male, tipo valzer, ma glielo faccio ballare.
"Tortura dei fogli" come definizione l'ho presa sana sana da una canzone, non è farina del mio mulino, tanto meno del mio campo di grano del quale io non so niente ed al massimo di biondo mi sono fatto il ciuffo e qualche colpo di sole.
Dura da capire questa se non hai mai ascoltato Battisti ed io, non l'ho praticamente mai ascoltato.
Ho scritto esperienze di vita vissuta. Cioè ne sto scrivendo o ne scriverò. Malati di musica pop anni 80, turisti cileni (credo) di cui uno sembrava avesse mangiato Neruda (dall'alito) poi ci potrei mettere un vecchio ex qualcosa di militare amico di una giovane Franco-Maliana gran fumatrice amante della Vespa Piaggio Old School, scrocca sigarette a livello ultraprofessionistico e bevitrice di J&B direttamente dalla bottiglia dello zingaro che abita nella roulette appena di fronte. Oppure un bolognese a cui non piacciono i tortellini e che si trasferisce a Roma per i bucatini e si ritrova a fare il tenente colombo per lo spettacolo di magia del cugino tredicenne.
Una marea di cazzate insomma.

Ogni tanto penso a questo blog. Penso che potrebbe essere l'unica cosa che potrei lasciare di mio al mondo in un futuro ... il futuro non avrà una bella opinione di me.

Il caffè nel frattempo ha diminuito la propria temperatura, insomma è freddo.
Prendo dal sole l'energia che ho
ogni semplice stimolo
ogni dose che assimilo
ventuno bombe ed il tuo culo
dopo salta in aria
in viaggio con un obiettivo
ed una traiettoria
torturo fogli finchè non parlano
ho tempi brevi intorno al collo
più mi muovo più loro mi stringono
mi occupo col bisturi di metriche
da un lato ho rime e numeri
dall'altro dò prove in decibel
misuro frasi perchè
il loro è un prezzo altissimo
e un mercenario le usa gratis
per dare spettacolo
ventuno Tyson
ognuno un peso massimo
ventuno Tyson , sai già il pronostico