domenica 24 luglio 2016

Che bello ritornare a sentirsi Diciottenni per una notte

Che poi non è che sia passato così tanto tempo, ma nemmeno così poco.
Non è nostalgia ma anzi, è saper apprezzare quello che è davvero valso la pena vivere qualche tempo prima, nel marasma di avvenimenti accaduti, poco, davvero poco ha il peso per rimanere importante negli anni o è così secondo me.
Sarà la maggiore aria di libertà, sarà semplicemente che, come 6 anni prima ci siamo trovati da soli alle 6 di mattina, questa volta è successo con tre ore di anticipo.
Chi deve andare a lavorare, chi ha i suoi acciacchi, chi si deve riaccompagnare la ragazza a casa ...
Responsabilità.
Una di quelle notti in cui il tempo sembra fermarsi per non finire mai, invece finisce davvero.
Ne è passata tanta di acqua sotto i ponti, abbiamo girato il mondo ognuno a nostro modo, c'è chi è andato avanti, chi è tornato sui passi, chi è sparito del tutto e chi si guarda in torno, un po' perso come tutti noi cercando di capire dov'è e cosa fare del futuro, quello stesso futuro così lontano sei anni fa, quello stesso futuro che non è altro che domani.
Ma alla fine, incredibile a dirsi, ci si ritrova e per caso, si respira di nuovo quella stessa aria ed io stesso, mi sono ritrovato per un attimo a non essere più il personaggio che vesto tutti i giorni, ma sono tornato a vestire per un po' i miei vecchi panni.
Quelli dove del futuro me ne importava relativamente, dove ero certo di chi avevo intorno, sapevo esattamente a chi fare gli auguri e a chi no. Con chi andare al mare, con chi scherzare, di chi fidarmi.
Negli anni molte certezze si sono sfaldate, molte questioni si sono rivoltate, ho preso in mano la mia vita ed ho iniziato a tirare dritto. Ho sbattuto la testa, mi sono ferito, ho perso lacrime, sprecato giorni e notti.
Ho scoperto cose belle, cose per me nuove, ho visto posti impensabili e stretto le mano a persone di tutti i tipi. Mi sono ritrovato a guardare panorami che a diciotto anni non avrei mai pensato, a fare discorsi inimmaginabili, ad urlare come non  avrei mai voluto fare, ad essere amato come mai avrei sperato.
Ed alla fine mi sono ritrovato con l'amarezza, che tutto sia finito di nuovo e diamine, non è per niente bello.
Sarà l'inizio della nostalgia di un povero vecchio (dentro), questo non lo so.
Però è bello. Ci si sente vivi, come quando finisce un viaggio e si torna a casa, una licenza dalla vita di tutti i giorni. Quella stessa vita costruita giorno dopo giorno da tutti noi. Almeno un motivo, una scusa per non lamentarmi troppo, anzi non mi lamento per niente, sono contento come non mai.
Perché vuol dire saper dare valore alla vita ed ai momenti condivisi. Sto capendo. Non si finisce mai di imparare e capire, capire cosa vale davvero.