lunedì 7 dicembre 2009

Inizio e fine - Ancora un pensiero in notturno ...




Ultimamente, a quanto pare ho un gran bisogno di scrivere.

Forse anche per via di una ricerca, si la ricerca di un confronto con me stesso.

Chi sono veramente?

Cosa mi aspetto in realtà dal futuro che vedo tanto lontano, ma inesorabilmente vicino? Domande esistenziali? Probabile.

Domande sciocche? Forse.

Perché sarà il tempo, saranno i tanti ricordi che mi tornano in mente, ma ogni giorno mi sembra di vedere qualcosa che già conoscevo, in modo totalmente diverso o semplicemente sotto una nuova luce.

Qualsiasi cosa. Oggi è una canzone, domani è un semplice foglio di carta.

Ma chi sono io per pensare si potermi giudicare?

Di potermi capire.

Come posso io che non l'ho capito in quasi 18 di vita, trascorsi a mozzichi e bocconi su questa nostra bella Terra?

Se non ci sono riuscito fino ora potrò mai riuscirci in futuro? Tanto meno come sto facendo ora scrivendo per me stesso, quelli che sono i miei pensieri deliranti che prendono il sopravvento, quando la luna è al massimo del suo splendore, ed il sole è ancora sepolto nelle tenebre, aspettando il momento di tornare su ad illuminarci con tutta la sua immensa forza?

Oppure riuscirò mai a migliorarmi da quello che sono oggi ? Quello che sono oggi che cos’è? Che cosa ho fatto di veramente bello e utile per me e gli altri? Di conseguenza riuscirò mai a realizzare quelli che penso siano i miei sogni ? Quelli che penso siano i miei sogni, lo sono per davvero? Oppure quello che io penso siano i miei sogni sono solo legittime aspirazioni che mi passano per la testa, in funzione delle azioni che ho fatto nel tempo? I sogni in realtà, non sono quelle cose, quelle azioni, quei pensieri che ci permettono di essere felici, anche lontano da tutto e tutti, scappando, in alcuni casi rifugiandoci dentro di loro? Quello che ho fatto fino ad oggi, è mai servito realmente a qualcuno ma in modo profondo e durevole? Oppure la traccia massima che ho lasciato fin’ora è qualche computer ben sistemato, che prima o poi, forse anche anni se tutto va bene, saranno un altra volta da risistemare.

Quello che io penso, che ho comunicato fino ad oggi sarà mai rimasto in mente a qualcuno? Se per caso dovessi scomparire, ora, in questo momento cosa rimarrebbe di me? Cosa ricorderebbe la gente che mi ha conosciuto, oltre il bravo ed educato ragazzo tifoso della Lazio che ripara i Pc? Ma voglio precisare, quando dico se dovessi scomparire, non intendo morto, come chiunque legga una cosa del genere, un testo talmente pachidermico, che fa pensare subito ad uno scemo, magari depresso, no, manco per niente … sono solo domande che da tempo mi balzellano per la mente.

Quando dico scomparso intendo, andato via, scappato, magari una volta che l’ho scoperto, in uno dei miei sogni.

O forse nel mio sogno.

Potrei farmi ancora mille e mille domande, che per ora mi sembrano senza risposta e che magari lette così di primo acchito sembrano anche senza senso.

Davvero penso che potrei continuare per minuti, forse ore.

Magari giorni.

Chi lo sa’.

Potrei.

Non Potrei?

Chi sono io per dirlo?

Così ricomincia tutto .

Perché tutto ha un inizio ed una fine.

Ma dopo la fine c'è sempre un inizio.

Diverso, da quello precedente.

Ma è pur sempre un inizio.

Sta sera avrei voluto rileggere ciò che ho scritto ieri sera, sul mio blog.

Rivedermelo, magari ridere, ripensando anche a quanto sono stato forse incosciente a scriverlo.

Poi avrei voluto leggermi la risposta.

Vedere l'effetto che un pensiero sincero, per quanto possa essere solamente stare lì scritto, imbrigliato dentro uno schermo, tra codice HTML, internet e tutto il resto è davvero una cosa impressionante.

Bella, a tratti sconvolgente ed allo stesso tempo fantastica.

Così stupendamente sconvolgente, che quasi mi terrorizza, se tutto il pensiero, scritto e poi letto viene frainteso? Allora va tutto allo sfascio, il pensiero semplice, sincero e puro può trasformarsi e diventare una bomba, che per quanto imbrigliata da uno schermo e da una serie di codici e altri “miracoli della tecnologia moderna”, l'effetto è sempre lo stesso.

Esplosione, spostamento d'aria, blocco di ogni pensiero e fine di un qualcosa, che prima dello scoppio c'era … un attimo dopo non c'è più.

Perché tutto ha un inizio e una fine.

E questa è quella di questo mi dilungato e contorto pensiero.



Fine


(Per oggi … si spera ... )

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