martedì 8 dicembre 2009

Rileggo, cogito ergo sum


Rileggo,rileggo e rileggo quello che ho scritto in questi giorni.
Non sembro nemmeno io ... o almeno, l'immagine riflessa che mi arriva di me stesso, secondo il comportamento degli altri con me e come mi ci relaziono io stesso.
Come se tutta quella robba, quell'ammasso di considerazioni e pensieri che ho tirato fuori in questi giorni, fossero in un qualche scantinato del mio cervello, del quale sapevo l'esistenza, sapendo che prima o poi l'avrei aperto, forse aspettavo trepidamente nel mio inconscio, il momento in cui avrei trovato il modo di tirare fuori quelle cose e mettermi di fronte a tutto questo.
Sicuramente quello che ho scritto in questi tre giorni non è che mi sia venuto in mente così di colpo, anzi sono sicuro che queste cose me le sono dette più di una volta.
Ecco il problema, le cose me le sono dette e come dicevano i latini verba volant, scripta manent (i latinisti mi perdoneranno se ho sbagliato la trascrizzione ...) e ora che invece le scrivo, e le ho sempre lì a portata di mano, sembra che nemmeno le abbia scritte io tutte quelle cose, di sicuro troppo profonde per la mia immagine riflessa.
Sinceramente, rileggendo quelle cose quasi mi spavento, ma so che sono vere, lo so perché le ho scritte io, perché mai mi dovrei mentire da solo, sarebbe una grandissima cazzata no? Sarebbe tutto inutile, a cominciare dal titolo Senza Filtro.
O almeno sono cose che nel momento in cui le scrivo sono assolutamente quello che mi passa per la testa, i miei pensieri scritti quasi di getto, magari suggestionati dal momento, da qualche cosa che nella giornata ho visto, sentito o fatto.
Perché già sinceramente non so se riuscirei a riscrivere le stesse cose, posso capirle, ma non riuscirei a riscrivere ed esprimere in quel modo gli stessi pensieri e concetti, che devo dire (o almeno è quello che penso io) sono venuti fuori molto bene.
Non rinnego e non ritratto niente, perché sicuramente posso confermare tutt'ora quello che ho scritto, non è che nei giorni addietro mi girava un po male e ora invece per qualche magico motivo gira tutto meglio e allora le cose cambino così radicalmente.
Sto solo rendendomi conto di quanto possa essere a volte complicato il sotto scritto e devo dire, che si un po quasi mi spaventa, ma allo stesso tempo mi piace.
Almeno so di essere una persona con dell'autocritica (forse anche troppo dura) e che può avere diversi punti di vista e\o sfaccettature diverse.
Di sicuro so che non sono l'unico ad avere dei problemi come quelli che ho scritto fin'ora e sicuramente, non sono l'unico ad accorgersene e a volte penso che cosa mi lamento a fare? Infondo io almeno ho un tetto (almeno quello, il pavimento ci manca poco che mi saluta...), ho un istruzione che mi permette di parlare e di scrivere stronzate su me stesso, ho il pasto sicuramente assicurato ogni giorno, una fama di ragazzo ripara computer che mi permette di tirare su qualche soldo ogni tanto, mentre c'è gente che non ha nemmeno questo.
Vero verissimo, infatti ogni volta che posso, per questo ringrazio, ringrazio mia madre che fa la spesa (vabbè magari qualche volta non l'aiuto a sistemarla o altre cose così ... quella è pigrizia tutto un altro discorso...), ringrazio i professori che magari mi rispiegano qualcosa nonostante io a casa mi interessi di tutto tranne di quello che ho fatto la mattina a scuola e ringrazio ogni volta che mi chiamano per riparare un pc e poi mi pagano ed ogni volta che devo dire quanto mi devono dare quasi, no quasi anzi mi vergogno come un cane, ma poi tra i complimenti che mi fanno e la piccola soddisfazione di aver risolto un problema la cosa passa in secondo piano, con la mia autostima che per due giorni sarà a livelli altissimi, per colare a picco e tornare ai livelli (bassissimi) standard.
Ma comunque tutto questo non fa la felicità, o almeno la felicità come la vedo io e come ho ampiamente spiegato nel post precedente.
Rileggo, rileggo tutto quello che ho appena scritto, in certi punti mi sembra senza un filo conduttore, tutto staccato e forse lo è ... ma io l'ho sempre detto, infondo non è che io stia scrivendo che sò un libro con una trama, sto solo scrivendo da solo i miei pensieri come un novello Zeno, che per terapia iniziò a scrivere un proprio diario, peccato che ai tempi di Italo Svevo non esistessero i Blog, altrimenti, penso ci troveremmo davanti ad una cosa simile, si perché Svevo una volta data vita al suo Zeno non poteva ne ritoccarla ne continuarla di filato, invece io posso, qualsiasi altro adolescente scontento della sua vita, che pensa di essere l'unico al mondo e che scrivendo su un blog possa farsi conoscere e magari raggungere una certa fama che possa come dargli un surrogato di felicità.
Non so nemmeno io perché scrivo e per quanto tempo lo farò e non so nemmeno perché invece di farmi che ne so, un bel diario privato scrivo tutto qui, sopra un blog, nel web, nella grande rete mondiale, chissà se c'è qualcuno che ha una risposta seria me lo dica e se può mi risolva anche gli altri quesiti, sempre seriamente e definitivamente, che poi mi si porga una soluzione che non fa altro che re-incasinare il tutto è inutile, io voglio solamente stare bene, con me, con gli altri senza problemi, ne per me, ne per gli altri.
Allora chissà come sarà questo post quando lo rileggerò, sciocco o imbarazzante?
Inutile o senza senso?
Mah ... intanto, sento che le argomentazioni da trattare iniziano a finire, essenzialmente inizio a non sapere più che dire per continuare a scrivere questo mio pensiero odierno, mi sembra quasi di far potrarre una specie di sofferenza al post, come se fosse una lenta agonia, le agonie non mi piacciono, perché di solito le agonie per definizione hanno il finale già scritto.
A me piace lottare, fino all'ultimo lasciando tutto in bilico, anche solamente per un'attimo e se poi alla fine va bene ce l'avrò fatta, invece, se non va', posso sempre dire di averci provato e non potrò avere rimpianti.
Certo quando lo scontro o la lotta è inutile anche per colpe mie, preferisco essere realista, magari abbandonare, ma sempre e solo se in ballo ci sono solo io, perché come sempre, se non sono solo, per il meglio degli altri non farei mai una cosa del genere e se gli effetti positivi sono anche per me tanto di guadagnato.
Rileggo,quindi penso, quindi sò chi sono.
Fino a ieri forse non lo sapevo, ora inizio a saperlo, forse ...

Nessun commento: