venerdì 17 dicembre 2010

Gioia e Rivoluzione

Gioia.
Si gioia! Vaffanculo tutti andrà tutto per il meglio!
Rivoluzione.
Niente sarà più come prima. Ho preso il passato a martellate dalle fondamenta, niente è come era, niente sarà come doveva essere. Tutto nuovo, casa compresa.
Lavoro trovato, lavoro preso. Ho il futuro nelle mie mani, niente più scherzi, niente cazzate, ho preso una decisione, un impegno sono sceso in campo del tutto.
Prestiti, anticipi, affitti, allacci, contratti ... un terremoto ho scatenato. Si perché poco prima del mio compleanno resi ufficiale la mia idea di trovare un lavoro. Tempo 4 giorni e ho trovato il lavoro. Dopo 7 giorni esatti dal compimento dei miei 19 anni comincerò a lavorare, si dal 20 come da contratto. 16 pagine di contratto, 500 € mensili più bonus e altre cose.
Cravatta, camicia forse pure la giacca. Scarpe eleganti. Tesserino in bella vista, il sorriso sempre pronto. Il tram dopo il treno, il treno dopo il tram. Mattina e sera, casa è notte.
Infondo mi ero sempre preparato a questa eventualità, dalla seconda media più o meno. 6 anni per mettere su il piano non di una vita ma per una vita. L'istituto tecnico invece del liceo, "allenarmi" a tagliare i ponti con tutti ed essere capace a "crearne" di nuovi. Tanti calcoli, tanta immaginazione legata al freddo realismo. Imparare bene l'inglese, l'inglese serve. Prendere la patente subito, quella serve e te la chiedono. Niente guai "con la legge", nei colloqui controllano. Non bruciarmi la testa, se no chi cazzo te lo da un lavoro? Saper andare avanti da solo come in "compagnia", bisogna sapersi adattare e poi lì fuori di chi ti puoi fidare?
Non dare retta a nessuno andando avanti per la mia strada, tanto ogni strada porta da qualche parte basta al momento giusto riuscire a cambiare strada.
Preso il diploma, cominciata l'Università, aumentati i problemi, mollata l'Università prendo a pugni in faccia i problemi e vado avanti.
Poi boh, ora ho sonno, dilla' c'è un altro portatile da sistemare che mi aspetta ... la vita va avanti comunque, come prima e più di prima.


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