martedì 6 luglio 2010

Between Heaven & Hell

Scrivo. Anche sta sera.
Perché scrivo?
Per confidarmi.
Con chi?
Con me stesso. Quando lo faccio è forse il momento più profondo che passo a riflettere, a pensare, su di me e
devo anche dire che in tal senso sono rimasto indietro ... per troppo tempo sono andato a ruota libera, facendomi trasportare forse meglio così, ma chissà magari sarei stato un'altra persona, una persona migliore, più apprezzata, magari ciò che voglio ... ciò che vorrei avere lo avrei già conquistato e ora dovrei preoccuparmi di ben altro.
Avrei trovato quell'amore, si insomma quello sognato da tutti ... da sempre.
Si insomma amore reciproco, quello che ti fa stare bene, che ti fa essere felice di stare insieme a qualcun'altro.
Forse mi sarei realizzato come persona. Non sarei stato solo quello là che sa fare un po' di quello e un po' di quell'altro, senza arte ne parte.
Essere chiamato per nome sarebbe stata una consuetudine e non una piacevole o strana sorpresa, mai sarei stato quello là, quello scemo, quello strano.
Strano.
Io strano?
Strana è la vita.
Sta lì tutta la vita a sognare, desiderare che accadano delle cose, degli avvenimenti, che ti vengano date delle possibilità. Carpe diem.
Poi ecco ti capita, sembra che il sogno si realizzi, incroci il tuo sogno, quello di una vita e invece il sogno diventa incubo un inferno.
Che fare? Continuare in modo assolutamente controsenso a farsi del male da soli accecati dalla possibilità che quello che sembra essere un incubo, sia poi per davvero quel sogno aspettato per tanto tempo nascosto quanto basta per fartelo meritare ...
Oppure è solo un abbaglio?
Si pensiamo di aver trovato la strada la nostra strada verso il nostro piccolo pezzetto di paradiso terrestre e invece è solo la strada verso dolore, tristezza, delusione. Speranze distrutte, sogni scomparsi ... e più vai avanti più peggiora ... l'unica soluzione è invertire, tornare indietro. Rischiando così di perdere quello che poteva essere un sogno.
Coraggio. Voi lo avreste il coraggio di rischiare? Rischiare di bruciare tutto. Ricominciare da capo, continuare la ricerca del sogno, del destino.
Il destino, non so se tutti ne abbiamo uno, se esiste, so solo che è una strada, la nostra strada che va a finire da qualche parte. Di sicuro noi possiamo influire sul finale del nostro destino. Se felicità sarà, sarà in base ai sogni che abbiamo fatto e agli obbiettivi che ci siamo posti.
Insomma per inseguire il paradiso ci si ritrova all'inferno.
Ma se non fosse inferno, ma solo purgatorio?
Tutto cambierebbe.
Stai lì, lotti, aspetti e poi ce la fai, raggiungi il tuo paradiso.
Dove penso di essere?
Come penso di stare?
Che sia inferno o paradiso, mi sento l'ultimo in linea.
La tentazione è sempre forte, prendere cancellare tutto reset.
Ma poi?
Tutto quello fatto, non si perde.
Ha un valore tanto più per me.
No non si può fare.
Sempre più le mie idee ma sopratutto i miei sogni diventano stupidi ed inutili.
Che sogno a fare se poi i sogni rimangono tali?
Perché starci male? Perché soffrire? Perché continuare a lottare essendo sconfitto in partenza. Nasci per perdere, vivi per vincere. Bello. Ci credevo, ci credo ... forse, dipende.
Lottare? Non mi va più. Forse ho solo bisogno di ricaricare ... la voglia, ma insomma staccare mollare e aspettare solo che tutto si concluda, che il gioco finisca non sembra più tanto una brutta idea.
Oh infondo ci ho provato. Di certo la fine è ancora lontana, il gioco è lungo.
Bene che va sarà patta. Vincere ?
Sarebbe bello, ma sarei troppo felice, ma la vita che mi sono costruito e che ora mi tiene per i fili come un burattino non me lo permetterebbe mai.
La possibilità è solo una, tagliare questi fili. Ci potrò riuscire da solo?
Oppure devo aspettare qualcuno li tagli?
Riuscirci da solo è possibile, ma molto difficile. Non sono libero di farlo.
Ci sono responsabilità, impegni ... presi con me stesso verso gli altri.
Con qualcuno mi sono impegnato ad esserci sempre, nonostante tutto, nonostante me stesso. Non essere come gli altri ma essere sempre lì, appiglio sicuro pronto ad essere nonostante tutto lì a dare una mano sopra ogni cosa.
Di sicuro ho fatto bene. Non so a me. Ma intorno a me ho fatto bene.
Il problema è quello. Io aiuto gli altri. Ma io quando mi aiuto? Se provo ad aiutare me, faccio solo casino. Per sistemare e rimettere tutto apposto in pratica, non solo rimetto le cose da capo a dieci. Ma peggioro la mia situazione ancor di più.
Altra idea. Altra possibilità. Riuscire.
Succede delle volte. Realizzare i propri sogni.
Ma delle volte il prezzo è alto.
Perdere tutto il resto.
Magari non subito, magari c'è quel periodo più o meno lungo fantastico.
Stai lì con il sogno bello che realizzato e te la godi. Ad un certo punto succede qualcosa perdi tutto il sogno stesso se ne va.
In quel momento e solo in quel momento ti accorgi che il sogno non era il tuo sogno. Era un inganno. Ora stai peggio di prima. Senza niente. Non hai più nemmeno il tuo sogno. La vita te l'ha rubato, scippato. Niente nemmeno tu esisti. Perché non avere sogni non avere obbiettivi e non avere nessuno intorno con cui parlarne forse è come non esistere.
Scrivo per esistere. Vi sto scrivendo dall'inferno. Il mio inferno. Scrivo per avere prova di esistere. Rendere reali i miei sogni e non solo un'idea magari una strana idea.
Forse ho sbagliato. Ho sbagliato idea, ho sbagliato sogno.
Forse.
Ma se così fosse, anche lo scrivere si sarebbe inutile. Scrivere mi ha però portato a pensare a riflettere sulle mie idee se sono giuste o sbagliate. A questo mi è servito.
Ora mi rimane solo di realizzare.
Realizzare idee, pensieri e sogni.
Quali sono? Tante e tanti.
Idee difficili, pensieri lontani e sogni irraggiungibili.
Forse mi piace così, mi piace lottare, soffrire ... forse mi piace soffrire perché alla fin fine è quello che mi è successo nella maggior parte del tempo e ho fatto di necessità (trovare un "ideale" in questo caso lottare per sogni impossibili) virtù ed eccomi qui che inseguo sogni, sogni forse irraggiungibili perché se ne avessi di più "vicini" di più "raggiungibili" potrei realizzarli.
Senza sapere così cosa fare. Senza più un sogno, ma solo la realtà.
La realtà diventata sogno ... non sarebbe affatto male.
Altre idee altre conseguenze.
Realizzare un sogno comporta dei passi delle scelte.
Quante volte l'ho detto?
Personalmente questa ricerca ... quella del sogno mi ha dato e mi da nei giorni e nelle notti molti dolori ... sopratutto quando sto da solo con i miei pensieri.
Ma mi ha dato anche tanta gioia, tanta felicità, tanta freschezza.
Se tutto questo fosse stato inutile? Inutile come forse è tutt'ora alla luce dei fatti.
Se così fosse come potrei fare? Come potrei staccare da me tutta quella felicità tutta quella gioia? Come ? Sopratutto perché?
Non potrei solamente continuare per la mia strada in tutt'uno col mio passato?
Se invece fosse il tempo a cancellare tutto?
Se fosse il tempo con pazienza e lenta ma maniacale bravura a impolverare i ricordi ... i miei ricordi.
Delle volte, come in questo momento mi sento un grande stupido. Sto qui a parlare e parlare come se fossi solo io ... se solo io passassi certe situazioni, pensassi certe cose ... ma poi ecco qua sto pensando di nuovo agli altri e non più a me. Posso pensare agli altri, rinunciare a pensare a me stesso e soffrirne però non mi so' pensare a me. ... e fidatevi se avessi pensato solo a me molte cose sarebbero differenti.
Molti rapporti, molte situazioni sarebbero differenti.
Molti problemi non esisterebbero nemmeno.
Molti altri non me li porrei.
Sarei di sicuro più felice.

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