domenica 4 luglio 2010

Scared by my self


Si può avere paura di se stessi?
Più precisamente di quello che facciamo?
Perché penso proprio di avere paura il più delle volte di riconoscermi in quello che scrivo e dico.
Lo pensavo da tanto e oggi credo di aver trovato la prova a tutto questo.
Cosa è successo? Niente solo che guardando qualche vecchio disco con sopra dei dati salvati ho ritrovato una cosa che credevo persa, forse inconsciamente lo desideravo e lo speravo.
Cosa ho trovato? Quello che ho trovato è un prototipo di poesia visto che non sono sicuro che tale si possa definire ... poesia d'altronde di stampo al quanto fuori dal comune per uno come il sottoscritto ...
Mi ricordo che quando scrissi questa cosa, questa poesia, mi venne l'ispirazione mentre stavo a letto, dormivo e non dormivo, quel momento quasi mistico che ci divide tra il regno di Morfeo e delle nostre più profonde aspirazioni e paure dal mondo crudo e razionale che viviamo da svegli.
Sono riuscito a rileggerla ora dopo ore dal ritrovamento ... in ogni caso ho fatto in modo da non darla più per persa ... in modo che se pure non dovessi mai trovare a chi dedicare cotanto "capolavoro" possa dedicarla a me. Si dedicarmela per ricordarmi ogni tanto quello che ho scritto, che mi sono detto in questa afosa notte.
Sarà il caldo ma sai che ti dico? Sapete cosa vi dico? Volete sapere cosa mi dico?
La pubblico.
Si qui, ora e subito!
Così anche questa cosa che fa' comunque parte di me possa uscire fuori alla luce ... oppure semplicemente perché ho il bisogno di levarmi questo fardello di dosso...
Fardello che si lo ammetto in fondo ricordavo e aspettavo solo il giorno di doverci fare i conti e questo giorno lo aspettavo con trepidazione.
Questo è un altro passo, per saper non tanto chi sarò, ma chi sono.
Tanti sono sicuri di sapere chi sono, io non lo sono mai stato, cambio spesso visione su me stesso in continua evoluzione, in fondo se il mondo corre e voglio rimanergli dietro anche io devo correre no?
Correre sulla strada della vita e del destino, per arrivare il più lontano possibile, più affondo possibile nella vita e in me stesso.
Di questo ho tanta paura. Ma infondo è la paura che ci ricorda che siamo vivi.
Come il dolore, la tristezza e le delusioni ... se tutto andasse bene non ci sarebbe gusto nello stare bene.
La stessa frase "grazie sto bene" non avrebbe senso. Ogni tanto un bel pugno nello stomaco serve a farti tornare vivo. Certo un po' andare oltre e cercarselo starebbe a significare che si sta bene soffrendo e allora si ribalta tutto il discorso.
Ma tant'è ...
Ora come ora non so se sto bene o se sto male ... tante cose tanti pensieri che passano per la testa ...
Passano infatti senza fermarsi e farmi riflettere, farmi pensare un attimo sul da farsi, una folla di idee pensieri problemi, delusioni, gioie, ricordi e speranze ... non so se è per via di qualcuno o qualcosa. Se è colpa mia o di chi mi sta intorno. So solo che se dicessi di stare bene direi una bugia. Farei altrettanto dicendo di stare male. Insomma in bilico tra inferno e paradiso.
Prendere mollare tutto, andare via sparire.
Essere quello che il giorno prima ti stava davanti e il giorno dopo non si è più visto.
Azzerare tutto ricominciare magari in un modo migliore ... sarebbe bello forse ... peccato che già il solo fatto che lo pensi a volte mi fa non spaventare ... ma dubitare di me,
Sono davvero io quello che la gente conosce? Sono davvero chi dico di essere? Oppure sono solo uno che si è adattato in base alla persone e alle esperienze? Questo dubbio mi assale e non riguarda solo che ne so qualche conoscente ma anche parenti e amici più o meno stretti ...
Paura di essere. Questo è il problema.


Il post sarebbe bello che finito, ma come mi sono ripromesso devo pubblicare quella cosa che ho ritrovato ... ripeto è stata una cosa così estemporanea ... che mi è uscita ... magari sai a qualcuno piacerà chi sa' ... magari in un futuro la dedicherò anche a qualche persona ... intanto sta qui ... il titolo è "Se ..."

Se...


Se la mia testa smettesse di farmi pensare vorrei che l'ultimo pensiero sia per te,

se i miei occhi mi facessero vedere solo per un'ultima volta la luce io vorrei vedere te,

se non potessi più usare il tatto vorrei che fosti tu l'ultima persona almeno da sfiorare ,

se il mio cuore non potesse più amare vorrei fosti tu l'ultima persona da me amata ,

ma a quel punto potrebbe anche smettere di battere ,

ma io non lo permetterò,

per avere ancora la possibilità di poterti amare .




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