sabato 2 ottobre 2010

Antipasto post-incubo. Grazie.

Volevo scrivere di cose belle.
Volevo scrivere in un certo modo, di quello successo più o meno in quest'ultima settimana.
Le belle parole, i gesti di stima, d'affetto.
"Bravo complimenti" "Che carino!", strette di mano, "bacetti" e via dicendo.
Qualcos'altro è uscito fuori, un mostro e mentre scrivevo quello vi giuro soffrivo.
La notte precedente a questa è stata una notte piena di incubi, paure che si sono palesate (di nuovo) stavo male avevo voglia di urlare! Volevo esplodere.
Mentre scrivevo il post appena sotto invece come ho detto soffrivo.
Ora mi sento come se volessi "lacrimare", si lacrimare perché l'altro termine, quello che dovrei usare non vale d'essere sprecato serve per cose più serie, più serie di me.
Causa effetto azione e reazione, sta tutto qui e sta noi rompere l'incastro per capire dove siamo.
Ora tocca a me.
In questo precisissimo momento mi sento inutile, avulso dall'esistere stanco di sperare e anche leggermente preso in giro.
Vorrei solo rinchiudermi, in un mio incubo, per diventare io un incubo farne parte e combatterlo.
Cavolo sono triste questa è la verità.
Ora cosa farò? Musica, forse, dormire se ci riuscirò. Per il resto è tutta un incognita, ho paura.

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