lunedì 4 ottobre 2010

Sinceramente come sempre, cercando un raggio ... di luce (Beh che v'aspettavate?)

Sfogo i pensieri, i timori e le paure attraverso le parole questo forse è il mio problema.
Certo meglio così che tenersi sempre tutto dentro, ma sapete quante volte mi chiedo "Cose semplici e banali, perché non penso a loro?". Vivrei sicuramente in modo più tranquillo invece così con il mio modo di fare, di pensare, di scrivere ... mattone dopo mattone creo nient'altro che gigantesche fortezze, fortezze forse di sabbia, che ogni tanto crollano, ma non tanto per un problema di fondamenta, ma semplicemente perché ho voluto troppo. Forse.
Se dai il massimo nessun obbiettivo sarà irraggiungibile, si dice, leggo, non so se io fin'ora l'ho fatto ma di sicuro, per ora è tutto quello che ho.
I pensieri, sono attimi sono impulsi elettrici che ci scorrono dentro, io non faccio eccezione naturalmente ed il problema è che a volte li intercetto, li blocco e li devo per forza "espellere".
Come faccio? Scrivo, scrivo qui, per ora e per mia sfortuna non so fare altro che dire tutto quel che mi passa per la mente. Lo so forse faccio solo casini.
Mi sento a volte come un muratore che sta costruendo una casa da solo, dov'è finito l'architetto?
Nel senso che vado a ruota libera a volte come se non avessi punti di riferimento, anche se uno credo di averlo, ma ... beh sempre in prospettiva futura e con il futuro sconosciuto provo a prepararmi a quando un giorno sarò davvero senza riferimento. Quel giorno che farò non scriverò più? Cavolo oramai è diventata la cosa principale che so fare, quello che sto passando in questi giorni è propedeutico da oggi a chissà quale giorno potrei non avere più tutto questo che per me è fondamentale, per scrivere (non vorrei esagerare dicendo anche per esistere, esistiamo solo se qualcuno ce ne dà la possibilità ed è così per me), dall'oggi al domani potrei finire nella grande soffitta del passato e l'idea non mi piace per niente, mi mette addosso quella paura che odio.
Sbaglierò, forse, c'è un però. Questo però dice questo, dice che se mi fossi accontentato di cose semplici e banali, sarei davvero solo, non sarei chi sono, non sarei chi vorrei diventare.
I pensieri sono attimi, le parole secondi, il problema è dopo quando si legge, quando si ascolta e quando in seguito si rimane da soli a pensare su tutto ciò. Lo so, me ne rendo conto.

La sicurezza ha un ventre tenero,
Ma è un demonio steso fra di noi.
Ti manca e quindi puoi non crederlo,
Ma io non mi sentivo libero.
E non è dolce essere unici,
Ma se hai un proiettile ti libero.

Oggi infondo, sono stato molto meglio di ieri, la mia paura è che sia per la presenza dell'assenza ... del riferimento ... il mio (egoisticamente scusate) unico riferimento. Perché quest'assenza, odierna chissà perché, chissà percome nemmeno vorrei saperlo (ma tanto la curiosità mi abbatterà come sempre) se pure mi ha fatto stare "meglio" (che poi meglio di cosa? Meglio di ieri e l'altro ieri sarei stato anche sotto tortura al centro dell'inferno) non ... cioè ... non ...
mi ha fatto piacere, forse non è proprio quello "il pensiero" che volevo tirare fuori ma tant'è quello è uscito questo vi tenete.
Scusate se negli ultimi giorni ho creato un universo parallelo, cercherò di tornare a pensare a tutti gli altri e smettere di pensare per me. Perché come ci sono arrivato qui, posso continuare, ma se devo farlo a spese d'altri scusate preferisco rimanere a piedi ...

Who'll be the last to die for a mistake
The last to die for a mistake
Whose blood will spill, whose heart will break
Who'll be the last to die for a mistake

Da cosa nasce quella mia paura? Dal fatto di non essere mai arrivato a tanto, di avere tanto in così tanto poco tempo rispetto a tanto altro e anche questo "tanto altro" è sempre andato a farsi benedire, ma in quei casi non me ne fregava niente.
Sarà che fin da piccolo, ero già "più grande" come ragionamenti (ahimè ve lo posso confermare nero su bianco) e anche ora che mi affaccio all'età dei grandi, dopo che solo di sfuggita ho visto cosa potesse essere la vita che avrei potuto ...
Ehi i problemi sono tanti, non ci posso fare nulla, di sicuro non sono l'unico.
Ma almeno, almeno qui, mi posso sfogare. Almeno questo.

Nessun commento: