domenica 3 ottobre 2010

Se fossi stato, se avessi, se non ... Ripensando, scavando, applaudendo.

Una notte. Notte insonne, paura. Giorno seguente realizzazione quantomeno a "lungo termine" o distanza temporale delle paure.
Notte seguente, stessa cosa giornata appena di seguito stessa cosa, solo più diretta e immediata.
Terza notte? Sto scrivendo alle 2 di notte qui sopra, mi ero accomodato nel letto ore addietro, per cercare di dormire, sperando di non incorrere in sogni, in incubi, volevo solo immergermi nel nulla farmene circondare, sperando che la "stanchezza" mi mettesse subito fuorigioco. Sono le 2 di notte e sto qui come pensiate sia andata?
Ho il terrore di ciò che potrà accadere dal sorgere del sole in poi.
Sono andato alla ricerca, di dove è iniziato tutto e l'ho trovato.
Si parlava addirittura di balocchi natalizi, cosa che poi feci a modo mio.
Guarda caso, da qualche giorno quello stesso "pensiero" stampato, che avevo anche io nella mia cameretta si era staccato, segni del destino.
Lì in quel antico post tanto più dietro quel pensiero colorato, balocco natalizio, stampa d'arredamento con tanto di "dedica e messaggio" c'erano scritte più meno le stesse cose. Frasi piene di incertezza e paura.
Per il futuro. Quel futuro è questo preciso momento, forse, come lo sono tutti quelli in avvenire chissà.
Evoluzione o implosione, credo siano le possibili soluzioni, come infondo per l'umanità intera, o ci evolviamo o tutta la nostra civiltà imploderà su se stessa e non ci saranno macerie da ricostruire, sarà la fine punto.
Certo che se quando mi sono messo su questa strada, avessi saputo quello che ho passato (varie volte), che sto passando adesso e che in un modo o nell'altro passerò di nuovo non so se l'avrei fatto. Ero tanto speranzoso, ero forse accecato da quella sensazione di benessere tanto da diventarne perennemente dipendente. Di sicuro quello che sono oggi dipende molto da quello che è accaduto tutti quei mesi addietro. Nel bene o nel male.
Usavo le parole di Neruda ora posso usare benissimo le mie.
Quando col tempo ho preso coscienza di ciò che veramente sarebbe stato era comunque troppo tardi tutt'ora lo è ma sono riuscito ad andare avanti, forse potrei riuscirci ancora, ma ogni tanto, proprio perché preso troppo tardi succede questo. Vado in panne tutto mi si materializza davanti e tutto mi scappa dal controllo. Me ne sarei dovuto accorgere prima? Prima di quando? Come facevo? Nello stesso momento in cui tutto iniziava era già troppo tardi.
Poi successe questo, mentre prendevo coscienza, della situazione reale feci quella "promessa" a me stesso.
Era quando io mi ero oramai ritrovato ed invece qualcun altro aveva bisogno di me e subito dopo chiuso il mio telefono, dopo un paio di risate, fissando fuori dalla finestra ma dentro di me promisi questo.
Promisi di esserci sempre nonostante tutto e 'sti cavoli di me. Esserci sempre come sostegno pronto. Nonostante tutto, nonostante me. Ancora oggi tutto questo vale e se ne avrò la forza varrà per sempre. In caso contrario dovrei cancellare tutto. Quando dico tutto è tutto non ci sono vie di mezzo, questo stesso blog sarebbe a rischio, dovrei valutare bene.
Non ho mai vissuto tanto tempo nell'illusione, rimanendo rapito dalla stessa idea di illusione, ma poi capitano questi momenti, questi periodi che vorrei cancellare tutto, sono un disilluso. Come si fa a combattere un disilluso?
Provai a scappare da tutto, ma evidentemente, la mia promessa ha funzionato anche troppo bene.
La sensazione è esattamente quella di essere stato preso (scusate il termine) per il culo. Sfruttato utilizzato e manipolato, non so' da chi o da cosa. Come sempre sarà stata di sicuro tutta colpa mia, ovvio.
Come potrei incolpare qualsiasi altra persona o "entità" ? Se è vero che sono stato risucchiato in tutto questo è pur vero che non mi è dispiaciuto per niente, anzi, solo che ora mi sento annegare. Soffocato.
Prima, mentre cercavo di prendere sonno ho avuto dei "colpi di tosse" mi capita ogni tanto, di quelli che ti lasciano quasi senza fiato sapete cosa ho pensato? Ho pensato "c'ero quasi riuscito" ho ripreso fiato e mi sono rimesso a cercare di dormire. Capite? Come posso solo pensare d'essere arrivato a tanto?
Rimanere senza fiato, come se non mi fosse già successo altre volte. Che fossi un clandestino in questa vita l'ho sempre detto e l'ho sempre saputo ma addirittura farmi passare tutto questo, perché? Ecco la spiegazione a qualcuno dei mille perché di ieri.
Perché sapendo che sarebbe successo tutto questo mi ci sono buttato dentro?
Perché lo scrissi in quel post, in quella dedica e continuai imperterrito nel mio avanzamento verso questo momento?
Perché succede tutto questo?
Perché non mi accontentai di rimanere quel che ero?
Perché da tutto quello che conosco, ho conosciuto e conoscerò in seguito questo sembra tanto differente da non permettermi di vivere come avevo sempre fatto?
Perché scrivo? Perché ho paura? Perché ho questi incubi? Perché se non dormo non penso ad altro che proprio a quell'incubi? Perché se non sono incubi sono sogni? Perché non c'è una via di mezzo?
Perché a differenza del passato, vedo tutto così in certo?
Perché il futuro immediato ora mi fa tanta paura mentre prima non era un problema?
Perché non mi sento adeguato? Perché a volte mi pento di essere me stesso?
Perché a volte maledico d'essere così? Perché ho rimpianto scelte che prima non avevo mai nemmeno riconsiderato?
Perché è tutto tanto complicato? Perché la sola idea di stare senza tutto questo non mi fa dormire?
Perché a me? Perché così?
Perché è stato possibile tutto questo? Perché questo legame tanto forte?
Perché penso che anche tutto questo post sia solo inutile?
Perché mi sento inutile, nonostante nella realtà risulto "utile"?
Perché vorrei essere qualcun altro? Perché vorrei essere qualcun altro? Perché vorrei essere diverso?
Perché sono fatto in questo modo?
Perché si insiste col dire che merito certi complimenti, tanta stima, a volte affetto?
Perché dubito di tutto? Perché dubito anche di questo? Perché dubito di me?
Perché mi sento stupido?
Perché alla fine dei conti quello che "immagino" si realizza? Perché quello che vedo si realizza?
Perché quando avevo l'opportunità non ho chiuso tutto ma invece ho continuato?
Perché sono tanto scemo da credere che importi a qualcuno di tutto questo per davvero?
Perché sono tanto scemo da credere che a qualcuno importi di me sul serio?
Perché non riesco ad arrabbiarmi?
Perché nonostante tutto preferirei continuare a soffrire?
Perché ho paura di diventare qualcosa che non voglio diventare?
Perché ciò che mi fa "sorridere" mi fa anche "non sorridere"?
Una risposta a tutti quei perché potrebbe essere che quel giorno di mesi e mesi fa tutt'oggi è uno dei giorni più importanti della mia vita. Anzi lo è.
Il tutto poi che ci crediate o no il tempo di scrivere una parola sullo schermo, di una smorfia, di una frase, di un click, di un saluto o di un sorriso.
Che cavolo di spettacolo che è tutto questo, lo vedete? In un attimo possiamo rimanere fregati e in un altro possiamo distruggere tutto. Non è melanconicamente ed ironicamente bellissimo?
Visto che ho fatto lo stesso le 3? Le 3 e 19 in questo momento, te l'avevo detto.
Fin dall'inizio, come dicevo, seppure non ero cosciente di ciò che mi aspettava, avevo visto che sarei arrivato a questo punto e avevo anche visto non una, non due, ma tre conclusioni differenti. Che poi conclusioni non sono diciamo strade. Solo che sono arrivato fino lì per ora, una volta imboccata una delle tre, potrò vedere oltre forse e chissà cosa ci sarà.
Oh, almeno ad una cosa questo post è stato utile, a farmi star meglio, non in modo definitivo, ma almeno fino al pomeriggio credo ... forse non dormirò lo stesso ma almeno un po' più a cuor leggero. Mi sento leggermente sfogato. Ma ce n'è ancora ... poveri voi.
Povero me.

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