giovedì 2 settembre 2010

Read, think, write. Life made simple by the under-write.


Rileggevo, rileggevo quello che ho scritto. Quello che ho scritto ieri per essere precisi già così a me fa un certo effetto, immagino quello che possa suscitare in qualche osservatore esterno.
Un matto, uno di quelli autentici. Per matto intendo un qualsiasi personaggio che non ha l'accortezza, di sporcare ciò che pensa, di renderlo più alla portata. Penso questo. Infine penso che quel che scrivo risulta (così sembra) bello per altri perché viene da dentro e centra l'interno.
Dritto come una freccia. Comunico sensazioni, vibrazioni o almeno ci provo.
Provo a farvi vedere ciò che vedo. Visioni che assordano.
Cerco di farvi provare, la sensazione del tramonto, quella dell'alba, come quella dell'eclisse.
Del buio infondo ce ne accorgiamo solo quando il sole tramonta e viceversa.
Perché il buio non va e non viene, c'è sempre, ma noi non ce ne accorgiamo è sempre qui con noi, ci accompagna, da fidato compagno di viaggio il quale è. Viaggio lungo tutta una vita. Anche oltre, se servirà.
La luce invece, dobbiamo cercarla. Ogni giorno dobbiamo aspettare quella maledetta palla di fuoco per averne un po'. Sapete quale è la cosa bella? Che proprio quella stessa fonte di luce e vita un giorno, molto lontano, esploderà non prima di essere diventata tanto grande da assorbirci con la sua gravità, mettendo un bel sigillo sopra tutto ciò che abbiamo detto nell'arco di una vita.
Non è tanto ironico, quanto spettacolare. La nostra stessa fonte di vita un giorno ci farà la festa.
Ecco riportando tutto in piccolo allora, alla mia, alla nostra modesta condizione di persone forse è meglio tenere un piede e mezzo al riparo dalla luce e tutto il resto. Dovesse esplodere il nostro sole ci potremmo salvare e non rimanere scottati, perché seppur a misura d'uomo, donna o bambino che sia brucia lo stesso. Brucia molto.
Le aquile volano libere e noi camminiamo sempre lontano. Lontano dalla nostra via, dalla nostra strada maestra.
Le aquile volano libere e possono raggiungere le cime più pure, noi anche se seguiamo la strada, la troveremo sempre lunga, difficile e tortuosa.
Le aquile volano libere, ma non sanno cosa voglia dire. Noi guardiamo le aquile volare e lottiamo per essere liberi come loro.
Anche noi, una volta liberi potremo raggiungere le nostre vette pure e incontaminate, quello che su un vecchio, vecchissimo libro veniva chiamato Eden.
Quello che è dentro tutti noi, basta trovarlo. Anche se spesso lo troviamo in qualcun'altro, ecco perché a volte ci sentiamo tanto bene con altre persone, anche solo parlando.
Oppure crediamo di averlo trovato, fino a che non ci accorgiamo di essere finiti un gradino più in basso e quella non è altro che una prova, una dura prova, per farci capire il valore dei sentimenti e che ancora non siamo pronti. Pronti per essere tutt'uno con noi stessi e non solo un'imitazione di quello che siamo.
Intenzione e azione saranno la stessa cosa. Idea e sogno idem.
Noi siamo nati nella notte dei tempi, mentre siamo ogni giorno all'alba di una nuova vita, aspettiamo la sera per tirare le somme dell'esistenza.
Io preferisco la notte.

"Lunga ed impervia è la strada che dall'inferno si snoda verso la luce"
Milton - Il paradiso perduto

Ebbene, chi l'ha deciso? Nessuno ci è stato detto, ci è stato imposto. Dagli eventi, dalla vita, dalla consuetudine. Se non soffri non sarai felice. Se non soffri non è vero amore. Se non lotti non sarai soddisfatto. Se non ti sacrifichi non arriverai in alto.
Le cose sono due. Prima, ci deve proprio fare ribrezzo l'idea che anche per una sola volta nella vita potrebbe andarci tutto così bene da essere felici al primo colpo in modo perfetto. Due, evidentemente è diventato un fatto consolidato nel tempo, tutti infondo quelli che dicono così è perché ci sono passati, sarebbe troppo vedere qualcuno fare qualcosa per cui essi hanno lottato molto in un sol colpo.
Che altro dire sono le 5 di mattina, vi ho aperto le porte del sottoscritto ancora una volta e siamo tutti vivi forse felici ed esistiamo. Per oggi e per domani va benissimo così. Anzi va alla grande.


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