martedì 7 settembre 2010

Write, tell me how to write and what write please

Sembra ufficiale, oramai sembra che io sappia scrivere e scrivere bene così dicono.
C'è addirittura chi, confida in me per un futuro da scrittore, da scrittore vero.
Scrivere e raccontare, storie o idee, pensieri, ho sempre voluto farlo raccontare di quel fiume che è la vita dove ogni tanto riesco a scorgere una qualche piccola pietra preziosa, col rischio di scambiarla per un pezzo di vetro e viceversa. Il tutto con la musica sotto, ce n'è tanta, ne ho tanta, per ogni situazione, con ogni suono, con ogni melodia. Non c'è sentimento che una canzone non ti possa risvegliare con un boato in un lampo luminoso come un sogno ad occhi aperti.
Credere che quello che ho e quello che do interessa o che addirittura piace, non smetterò mai di ripeterlo è strano, tanto, troppo ...
Si perché strappare tutto quello che sta dentro, che sta bene lì e metterlo sotto forma di parole, plasmare il pensiero renderlo concreto e non solo un impulso elettrico è complicato, è difficile. Farlo bene, non farlo in modo inutile e non fine a se stesso lo è ancora di più, cercare di rendere utile e non una sola manifestazione egoistica della mia persona lo è ancora di più.
Dare un senso a qualcosa che fino a pochi attimi non esisteva deve essere una gran cosa, che cosa era quella cosa che abbiamo provato un attimo fa'? Perché in un attimo ho dimenticato quello che avevo davanti e sto pensando ad altro, che cos'è?
Nel momento in cui nasciamo, chi siamo? Per tutta la vita dovremo darci un senso, fare si che noi stessi possiamo dire di essere lì perché ne vale la pena e non perché è capitato. Non deve succedere per caso, ogni errore deve diventare un complimento, ogni fallimento una vittoria, ribaltare le carte in tavola per fare di ogni debolezza una forza e così il senso sarà giusto.
Fare ciò che ci sentiamo, quello che vogliamo, che abbiamo dentro senza farci deviare, c'è tanta gente che si crede libera, che si proclama libera, ma in realtà e prigioniera di se stessa di obbiettivi che si è prefissata che non gli appartengono ma solo perché andava fatto.
Anche viaggiare, me lo sento dentro, lo farò spero e lo farò anche tanto.
Giudicare ed essere giudicati, invece vedo che sempre più è nelle corde di molte persone, beh che dire, non si è più sicuri di se stessi, di ciò che si è oramai tutte fotocopie sbiadite, cercherò nelle mie possibilità di dargli un po' di colore ... e di definizione ... una messa a fuoco.
Una volta che le persone si convinceranno di essere tali e non solo esseri viventi che devono deambulare cercando di essere " il meglio " e non di dare "il meglio" sarà tutto più complicato per tutti ...
Nuove mode nuove manie è ciclico, tutto finirà e solo chi è se stesso rimarrà tale, gli altri tutti infila per la prossima copia, la prossima serializzazione, tutti assieme, tutti uguali, tutti grotteschi nella loro ineccepibile uguaglianza.
Quando qualsiasi cosa seppure la più stupida è fatta con sincerità, in modo vero è giusto che sia apprezzata, perché l'ha creata ci crede per davvero, in questo modo chissà con questo incoraggiamento infondo si fa' del bene, si sparge un po' di felicità ...
Tutti ne abbiamo bisogno è inutile negarlo tutti ne vogliamo, almeno un po' ... aiutiamoci a riceverne.
Cerchiamo solo quello invece, chiediamo quello invece sembra come se ci fermassero per la strada, noi solo quello chiediamo e invece ci offrono decine e centinaia di altre cose che non ci interessano.
Quale era il filo del discorso? Non me lo ricordo ... infondo ... pensieri in libertà.

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