mercoledì 11 agosto 2010

4:04 e la menta va e la mente viaggia ...

"Forse è un po' tardino ... ma effettivamente al momento me ne frega ben poco ... sto tanto bene così ..." Questo ho scritto poco fa' sul mio personalissimo stato su facebook, ed è effettivamente così, sto per terra con accanto il libro al quale sto dedicando le mie attenzioni in campo di lettura, con intorno qualche accenno di calcinacci donati con tanto affetto dai miei carissimi vicini del piano di sopra, appoggiato al muro sotto la finestra che da sulla casilina ormai libera da ogni volgare rumore giornaliero, accompagnato dal solo rumore della fontana dei giardinetti e dalla musica che esce dalle seppur piccole, ma sempre fidate casse del mio piccolo portatile da combattimento. Oasis, questo è quello che sto ascoltando in questo momento e ci stanno un meraviglia, sono stati preceduti da Rolling Stones, Beatles, Cranberries, Bob Dylan, Nirvana, Articolo 31 e Pearl Jam, ma di loro degli Oasis intendo ho dopo tanto tempo deciso di ascoltare l'intero cd del quale da tempo avevo molte canzoni, alcune in versione live, che mi furono passate tramite msn e che per una sorta di "memorabilia" della storia che li ha portati a me, quei file intendo, non cercai mai nient'altro di tale gruppo, ne tanto meno ne ho ascoltato altre canzoni. Effettivamente è una strana e lunga storia, quella che mi ha portato alla conoscenza del gruppo dei fratelli Gallagher da Manchester. Una storia che non penso sia molto interessante da raccontare, anche se in passato ne ho accennato (molto passato) anche su questo blog, ma che comunque facendo ormai parte di me, si può benissimo ritrovare in molti dei miei sfoghi da scrittore notturno convinto di fare qualcosa di buono almeno per se stesso, senza sperare di farlo per altre persone. Oggi non ho imparato un bel niente, è stata una giornata dedita allo più sfrenato spreco di tempo, come se ne avessi a volontà da buttare, come a dire "godi popolo per oggi mi sono tolto dalle scatole" (avrei potuto benissimo scrivere in termini più volgari e diretti, c'è un però e questo però è che sto in un tale momento di beatitudine che non mi va di volgarizzarlo e sporcarlo, me lo voglio tenere bello pulito come un gioiello ...) e devo dire che sembra che il mondo, la mia mancanza non l'abbia accusata per niente e devo dire che si da un certo punto di vista mi dispiace un po', ma da un altro punto di vista è un sollievo che non vi potete immaginare, certo non sono nessuno, nessuno che conta almeno e proprio questo mi permette di essere ogni tanto libero dal compito di stare al mondo, dandomi la possibilità di tirarmene fuori estraniandomi da tutto e tutti. Esistendo, come fossi un ruscello di quelli che ci sono e non ci sono, libero e puro senza alterazioni di sorta. Nessun litigio, nessun complimento, nessun grazie, nessun prego ... niente ... insomma un Matteo puro e cristallino al 100% come non se ne vedono spesso da tanto tempo. Tempo, quando si sta bene non se ne ha mai abbastanza, sono le 4.20 passate ma manca ancora qualche canzone alla fine dell'album, cercherò di resistere ancora per qualche pezzo, almeno fino a morning glory, passando per she's electric. Dopodiché tutto il resto sarà noia, anche il sonno, dormire, sarà più noioso e meno liberatorio del solito, perché nonostante già ricomincino a passare cammion, autobus e quant'altro su questa maledetta strada, il mio senso di beatitudine è ancora inalterato. Pensare che sta sera non sapevo cosa scrivere, ma invece ecco qua, ispirazione, la musa ha colpito ancora, per vie traverse, ma ha colpito in pieno. Eccola "She's Electric". Mette il sorriso, o almeno me lo mette a me, l'introduzione, l'inizio su tutta la canzone, ma adesso sto pensando ai Beatles, una "Hey Jude" sarebbe perfetta ora. No fra poco c'è "Morning Glory" e in più il ritmo di quest'altra canzone mi ha preso. Quattro post, in tre giorni se non sbaglio ... forse mi sbaglio non lo so, comunque in questo momento sono le 4.30 ora mi posso permettere di stare qui a scrivere e a volare con la mente nel frattempo penso a quando forse un giorno mi dovrò svegliare, proprio a quest'ora per andare a lavorare, per portare qualche soldo ed un pezzo di pane a casa, magari da solo, con una vita squallida e triste. Nello stesso pensiero invece mi vedo sempre sveglio a quest'ora, magari sempre steso per terra, con questo stesso portatile, nella mia casa, con un lavoro che mi permette di fare questi orari e che proprio per questa mia attinenza riesco a dare il meglio di me stesso, magari proprio scrivere chissà. Magari, ascoltando musica da queste casse ormai provate dal tempo sveglierò qualcuno ed eccolo lì quel nanetto che mi assomiglia in un modo maledettamente perfetto, ed io che lo prendo e lo riporto a dormire o almeno nella speranza ...

Ancora una visione, eccomi fra qualche anno, molti anni, con la faccia triste, ho rinnegato tutto ciò in cui credevo, la musica anche quella niente più. Evidente mente ho preso qualche bella tranvata come dicono a Roma, bella forte aggiungerei. Diventato scontroso non per necessità occasionale come ogni tanto mi capita, ma scontroso e maleducato per modo di essere, per non essere avvicinato, perché meglio solo che male accompagnato. Ecco la fermata, scendo dal pullman, lo riconosco è un pullman dell'atac, mi vedo lì a per Roma, ne sono certo sono lì ma perché? Soprattuto come? La libreria? Cosa ci faccio lì? Forse girarci dentro è rimasto il mio unico sollievo in una vita futura che è stata poco prodiga di soddisfazioni e che mi ha elargito solo delusioni e cantonate?

Sono le 4.40 è meglio che vado, che chiudo, che scendo dal mio piedistallo e che mi accinga a tornare con i piedi per terra belli saldi aspettando che il destino si compia e che il futuro diventi storia e che domani diventi passato.


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