giovedì 12 agosto 2010

"Benvenuto nel mondo degli adulti" m'han detto

Insomma è vero, sono grande. Sono cresciuto, sono consapevolmente una persona capace di agire, intendere e volere. Peccato, era bello infondo, stare lì con l'unico problema di non riuscire a realizzare i sogni, i miei sogni. "Whit or whitout you" U2 sta finendo in questo momento, dal mio portatile da battaglia, una cosa stranissima è che uso un programmino per ascoltare la musica qui sopra, un programmino capace alla sola vista di rimandarmi indietro con la mente di anni e anni, annullando tante cose che sono successe. Erano i tempi di Winamp e Napster, della connessione a 56k, di Windows 98, della scuola elementare e di Topolino. Super3 e Yattaman con la posta di Sonia ovvio. Il gameboy color e le cartucce, le batterie a non finire sparse per casa, la Playstation modificata e fifa insieme a tekken 3. La prima canzone che ho scaricato fu' una sigla, quella dei pokémon ma non era la versione italiana, ma bensì quella inglese\americana, molto ma molto più bella di quella nostrana fidatevi. Saranno passati forse dieci anni, ma nemmeno, arrotondiamo a 9. Esattamente la metà della mia vita in pratica. 18 anni e devi essere pronto a conquistare il mondo o almeno quel pezzetto di mondo sotto l'uscio di casa. La scuola, ti prepara a questo dicono, insieme agli amici e ai genitori. Detroit rock city è quello che sto ascoltando in questo momento. Da un giorno all'altro, dovremmo tutti noi essere belli pronti ed imballati per essere consegnati in mano a "mamma vita" che deciderà da quel momento in poi il bello e il cattivo tempo della nostra esistenza, così è perché così vogliono. I genitori, i parenti, i professori che per anni ti sono stati dietro insieme a tutta la società dei così detti adulti. Ma noi che ci siamo appena ritrovati in questa stramaledettissima dimensione possiamo avere il tempo non tanto di capire dove andremo a finire ma almeno di finire, completare, il nostro percorso "adolescenziale" che in modo alquanto infimo, ci vogliono far concludere con il diploma, con i così detti esami di maturità. Come a dire finita una strada (non obbligata o quasi) sarai comunque fregato e direzionato per il resto della vita comunque. Come a dire che per magia, un immaturo diventa maturo nel giro di poche settimane ed invece un maturo non possa concedersi dei momenti di stacco dal mondo. Lasciar scorrere per un po' sarebbe la cosa migliore no? Su questo tema, infondo non ho nient'altro da dire, ma siccome non ho ancora molto sonno mi metterò a leggere per un po' e poi forse mi rimetterò a scrivere qui sopra. Altro giro altro discorso.

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