venerdì 13 agosto 2010

Raggiungere posti sulla strada ... la nostra strada di quella che chiamiamo vita

Non poter fare a meno di ciò di cui non possiamo fare a meno, cioè detto in modo meno contorto, non poter fare a meno di ciò che si desidera. Insomma di ciò che vorremo avere. Anche il solo pensiero, quel pensare di desiderare e avere la possibilità di desiderare, di sperare insomma di credere di riuscire a raggiungere tale scopo. Questo almeno credo, secondo il mio solito, modesto ed inutile parere, sia uno dei fondamenti di ciò che ci permette di andare avanti in questo mondo che va, via via, sempre di più per la sua autodistruttiva strada. Insomma se non abbiamo un desiderio od una speranza a cui attaccarci e se non abbiamo altro, che diavolo ci stiamo a fare in questo maledettissimo sasso che orbita insieme ad altri sassi, intorno ad un gigantesco sasso di fuoco che, prima o poi anche lui si romperà l'anima e si spegnerà per poi gonfiarsi risucchiarci addosso a se' per poi alla fine esplodere, facendo in pratica riavvolgere la cassetta dell'esistenza. Con un esplosione tutto è cominciato, con un esplosione tutto finirà. Alzarsi la mattina, andare avanti per tutto il pomeriggio, aspettare che passi la sera per riaddormentarsi per poi ricominciare tutto da capo, senza uno scopo, un obbiettivo, qualcosa o qualcuno che ci dia un punto da fissare, da raggiungere anche correndo ... ecco senza tutto questo penso non tanto che la nostra esistenza stessa sia noiosa, ma solo molto ma molto tediosa. Insomma si ok, stiamo qui e tiriamo avanti, così come possiamo noi piccoli e poveri personaggi della nostra vita e della vita altrui.
Ognuno di noi, se riesce in un modo o nell'altro a trovarselo, il suo obbiettivo intendo non può fare altro che essere più felice visto che almeno una ragione per esistere c'è. Insomma non esisti solo per colpa di qualche dottore che ha sbagliato diagnosi, per un anticoncezionale saltato o per puro scherzo del destino. Esisti perché hai quel tuo punto, quell'obbiettivo. Perché sei tu che te lo scelto, sei tu che te lo sei cercato e che te lo sei creato. Tutto così a un senso (credo). Invece pensate all'estrema ratio dell'infamia della vita e delle persone che ci circondano, se ci togliessero il nostro obbiettivo, la nostra luce sulla strada della vita? Cosa potremmo fare, cercare un altra fonte di luce altrettanto potente e accecante, tanto accecante da permetterci di chiudere gli occhi su questo nostro mondo e su i problemi della nostra vita. Così sul piano sul quale ho imposto il discorso, volendo, si potrebbe pensare al solo ambito sentimentale\amoroso, beh di sicuro a prima vista si potrebbe pensare questo, anche perché è da lì che comunque parte l'idea dai sentimenti, come molti dei miei vaneggi su codesto spazio su internet, ma penso che il pensiero, questo come la quasi totalità della robba che ho "sputato" qui sopra vadano più che bene per qualsiasi altro ambito della nostra frastagliata vita. Mentre scrivevo, stavo tanto troppo bene, gli U2 come sottofondo, l'aria fresca e uno strano "profumo di libertà" e io che sto ancora una volta a scrivere da seduto sul pavimento, mi ranicchio per po' la musica che va, io che sto là e stacco. Stacco da tutto per qualche minuto facciamo una decina, tanto quello che avevo da dire l'ho detto, ormai sono solo pensieri passati, il passato che mi è sfuggito di mano in una manciata di minuti, come succede per l'appunto con i nostri "obbiettivi". Ormai la strada ricomincia ad essere frequentata, la magia si sta perdendo. Tanto vale che me ne vada a dormire, sperando di incrociare per strada, un po' di quella magia e magari con l'aiuto dei tanto amati sogni, di incrociare quella magia che mi ha permesso di tornare a scrivere tanto qui sopra, insomma saluti ad altri discorsi deliranti rigorosamente deliranti.

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