lunedì 9 agosto 2010

Tante cose ...


che mi stanno frullando per la testa ...

Bella giornata, all'inizio, si va e si gira, si scopre e ci si incuriosisce, bello.

Verso la fine arrivano i dubbi, le domande rivoltano le certezze, progetti messi su poche ore prima spazzati via.

Poi ... e poi non essere capito, non essere compreso, ormai bloccato da maschere e quant'altro di più triste ci sia e la cosa triste è che proprio chi ti dovrebbe conoscere più di chiunque altro ti rende la vita ancora più aspra di quanto già non lo sia.

Non l'ho mica chiesto io di fare parte di questo gioco che chiamiamo vita, mi ci sono ritrovato e fin dall'inizio c'è stata più di un occasione per la scritta game over.

Mi ci sono ritrovato, in teoria non dovevo nemmeno esistere da quanto dicono, figlio di un incidente e un pacchetto di sigarette.

Fin da quando sono nato ho dovuto lottare, oggi come ogni giorno, la battaglia continua e vorrei tanto arrendermi solo per potermi finalmente fermare. Ma invece no, non è una semplice battaglia è una missione, impossibile, nemmeno per sogno.

Non sono stato cercato, non sono stato voluto eppure sono arrivato fino qua, non chiuderò mai da solo questo gioco ma almeno datemi il permesso di incazzarmi se esisto, nell'inesistenza sarei stato molto meglio ma ora ... non ne posso fare a meno, di esistere, insomma di essere.

Esistere è diventata la mia missione, sensazioni e sentimenti sono la mia droga.

La mia aria sono le idee e la musica è il cibo. Il pensiero è la mia acqua e nel suo infinito me ne abbevero.

Datemi musica e mi farete felice.

Datemi idee e ne sarò contento, datemi un pensiero ancora più contento.

Datemi sentimenti e sensazioni e sarò vivo.

Datemi tutto questo ed io esisterò.

Così forse il mio "stare" qui avrà un senso, il mio personale senso della vita.

Altrimenti ... beh altrimenti partire viaggiare, azzerare tutto e infilarmi (come ho fatto con la vita stessa) in un nuovo tessuto, assorbirne l'energia per poter andare avanti, facendo pari con il destino, lui mi ha infilato nella vita, io mi infilo da qualche altra parte.

Fuggire, dalla vita programmata per noi, da noi, fuggire dall'ovvio e dalla staticità della quotidianità della vita e delle idee che piano piano iniziano a perdere senso e colori.

Cercare qualcosa, anche una sola "vibrazione" di vita per dare un senso alla mia.

In certi giorni non solo io mi sento morto, ma mi sembra che tutti intorno a me lo siano. Non per cattiveria ma semplicemente perché è come se fossimo scollegati e non essendo legati è come se non esistessimo a vicenda, non esistendo non viviamo. Siamo vivi si ma per noi stessi.

Libertà di essere e di esistere, questo chiedo. Libertà anche quando voglio di non esistere di tirarmene fuori, per riflettere ed osservare, capire da lontano problemi e conflitti visto che di solito le cose viste da una certa distanza sono viste in modo molto più chiaro che viste dal dentro. Proprio per questo motivo, per capire la vita ho il bisogno a volte di uscirne fuori.

Ciò non toglie che ne voglio far parte, voglio esistere, per ora vivo e basta. Non penso più ad essere felice, penso solo ad essere vivo.

Infondo è solo un fatto di prospettiva, questa per ora è la mia, se qualcuno ha qualche altra idea in tal proposito me lo faccia sapere.


Nessun commento: