mercoledì 18 agosto 2010

Be ... or ... what ?

Just one more fight
About a lot of things
And I will give up everything
To be on my own again
Free again
Tante volte me lo ripeto ... ancora una battaglia, per essere me stesso ... di nuovo ... libero, ancora una volta. Questo quando penso a cose del tipo, se fossi stato qualcun'altro? Si magari che ne so, con un aspetto migliore insomma più ... più piacente, se fossi stato una persona meno timida e invece di nascondere ciò che sono molto in profondità, fare come sa fare certa gente, che ( a volte li invidio) riescono a fingere, riuscendo nei loro intenti, per poi però scoprire che valgono quanto un due di picche. Scusate ma anche l'invidia è un sentimento umano, troppo umano. Ma anche questa è una lotta, una battaglia, perché so' che se fossi stato diverso, di sicuro non sarei chi sono ora. Non sarei mai stato quello che è uno dei pochi che ti fa ridere, non sarei stato quello che sta su una panchina ad ascoltare l'amico con qualche dubbio e ne tanto meno, sarei stato fiero di tutto questo. Sarei stato più sciolto, meno pensieroso, meno consapevole forse, della responsabilità che ogni mia, ogni nostra, azione può avere su chi ci sta intorno e sopratutto su chi vuole bene. Sarei stato forse un po' più divertente, meno "tignoso" avrei lasciato andare tante cose, avrei lasciato stare tante volte. Avrei conosciuto tanta gente in più, vissuto chissà tante storie diverse, lasciato tanti dispiaceri qua e là. Insomma sarei stato quello che in gergo viene chiamato uno stronzo. Forse sarei stato più felice. Poi mi ricordo. Ancora una battaglia, ed ecco che come due giorni fa, te la ritrovi dentro casa la felicità, perché te la sei meritata ... altrimenti mai ne avrei avuto la possibilità, almeno senza giocare sporco. Certo sarei stato felice lo stesso, ma prima o poi, ne avrei dovuto fare a meno, l'avrei persa. Come se per avere un po' di luce, perdessimo per sempre il sole. Finirebbe tutto. Io il sole, che ogni tanto sorride, non lo voglio perdere, sarebbe la fine. Stesso discorso, quel giorno, quella sera. Anche di questo ho già parlato. Una panchina, due tizi e tante domande, presente e futuro mischiati in una miriade di domande, di pensieri e di sensazione, qualche sguardo, qualche sospiro e qualche momento di silenzio ... poi il ritorno, in macchina, con la musica, diavolo la musica quella maledetta, finestrino aperto, sguardo verso fuori e ti pareva lo sapevo gli occhi lacrimavano ... Per essere me stesso, per essere libero, di nuovo. La ricerca, la battaglia continua imperterrita. Si perché certi momenti, solo questo me, questo che a volte non vorrei essere, li ha potuti vivere, ne è stato capace è riuscito a guadagnarseli e sopratutto viverli nella loro interezza, nella pienezza del loro valore più antico e profondo. Grazie a questo, io, questo me, che ogni tanto non vorrei essere, ha avuto altre ragione per andare avanti, per esistere. Grazie. Per essere ancora libero da me stesso. A questo serve tutto ciò.
Siamo vivi, quando siamo qualcosa per qualcuno, se respiriamo e pensiamo ma, nessuno pensa a noi, se nessuno respira per noi, non siamo niente, non esistiamo. Vuoto, solo questo siamo. Ci sono quelle volte invece, che niente ha più senso, anche per me, cavolo se ci ho pensato alla fine. Come sarebbe. Sarebbe strana, di sicuro, differente da come la si immagina di solito. Forse niente più e basta, solo buio. Ma infondo è inutile, prima o poi ... tanto vale andare avanti, pensare a cose belle, anche dolorose a volte, per sentirsi vivi e poter esistere. La fine è inutile, l'inizio è uguale per tutti, quello che conta è quello che facciamo nel mezzo.

non è divertente quando arrivi così in alto
beh.. che tu, tu non puoi arrivare

... si è solo divertente, tanto in alto da poter, vedere, toccare il sole. Sentirsi in perfetta armonia, con tutto e con chiunque che ti frega, sta in alto. Voli. Voli, pindarici, che prima o poi, forse, finiscono in modo irrimediabilmente doloroso. Rischiare, paura, fine. Bello, ma rischioso. Vivere è rischioso, ma divertente, bello. Vivere è bello.
Io non posso vedere, provare, il futuro, le idee realizzarsi e la paure sfumare, sogni condensarsi in realtà e il mondo colorarsi, io non posso (forse) vedere tutto ciò ... perché ? Mah, una sensazione, di quelle brutte che ti si attaccano addosso come la paura. Si infondo è una paura, la solita, che mi attanaglia e mi insegue, perché una volta trovato, il perché vivere, il perché esistere, tornare nel freddo e nel buio del nulla ... non è una bella prospettiva. L'assenza dell'essenza dell'esistenza, fa paura. Anche solo a pensarlo. Vita, vivere, esistere, felicità. Il resto sta tutto tra loro. Amore, dolore e tutto il resto compresi. Io aspetto, con o senza, io vivo. Io sono, non so se sono ci vorrei essere, sono quello che sono e non per niente male.
Be or not to be
This is the question
Alla faccia di Shakespear. Who I am? This is the question.
Parole sparse, idee nascoste, sentimenti impolverati. Tutto messo insieme e poi chissà cos'altro c'è dentro.

Just one more fight
About a lot of things
And I will give up everything
To be on my own again
Free again

Se fossi stato ...
Se avessi detto ...
Se avessi fatto ...
Se avessi pensato ...
Se avessi immaginato ...
Non sarei stato io, tanto meno sarebbe stato divertente o tanto meno bello. Maybe.
Forse sono ...
Forse ho detto ...
Forse ho fatto ...
Forse ho pensato ...
Forse ho immaginato ...
Per questo sono io, per questo è stato divertente e bello. Forse ... forse qualcosa era meglio ... saltarla ecco ....
Menomale che almeno la vita ogni tanto sorride (e ogni tanto sorride proprio bene, tipo arcobaleno, con la faccia di una stupida emoticon) e insomma, si va avanti si lotta per vivere.
Mannaggia a me. Che me possino ...

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